mercoledì 24 aprile 2013

Le mie mani, bocche affamate.

Le mie mani, come bocche affamate sul tuo corpo.

Segni, le mie dita che premono nella tua carne, i miei denti, che già senti affondare, ovunque: dalla pelle delicata del collo, fin giù, a cercarti il ventre esposto, indifeso.

Come un magnete, ti aggrappi a me, come cercando protezione; ma sono io, il cacciatore.

Crudele, saccheggerò le tue carni, parte per parte, fino all’essenza di te, finchè non ti sciogli, stillando impalata, su di me.

2 commenti:

  1. Che meraviglia <3
    I tuoi testi sono sempre sorprendenti.

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  2. Molto gentile, grazie. I commenti positivi mi incoraggiano a pubblicare ancora.

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